Nutrizione Oncologica

In letteratura numerose evidenze indicano come lo Stato Nutrizionale del paziente correli fortemente con il decorso clinico e prognostico del tumore. La Scienza oggi vede la malattia neoplastica come ‘Non una malattia d’organo ma una malattia Sistemica che coinvolge contemporaneamente diversi apparati’ (autoimmune, endocrino, neurovegetativo e gastroenterico).

In particolare, una delle conoscenze più solide e ripetutamente confermata, sottolinea che chi è in sovrappeso si ammala di più dei vari tipi di tumore, e chi si è ammalato, se in sovrappeso, ha più difficoltà a guarire. Il grasso depositato nell’addome determina, con meccanismi complessi, livelli più alti nel sangue, di glucosio, insulina, fattori di crescita, citochine pro-infiammatorie e, nelle donne, di ormoni sessuali. Questi fattori condizionano fortemente il decorso della malattia. L’obesità infatti può invalidare le cure oncologiche, riducendo l’efficacia di alcune terapie. Viceversa la malnutrizione, altro fenomeno spesso presente nella patologia neoplastica, si associa sempre ad una maggiore incidenza di reazioni avverse durante i protocolli radio/chemioterapici, ad un’aumentata chemio resistenza e ad una possibile ridotta risposta globale alle terapie. Si stima che il 20-30% dei pazienti che perde peso durante una terapia oncologica muoia per le conseguenze dirette e indirette della malnutrizione. La malnutrizione, pertanto, sembra essere un indicatore di gravità della malattia e di prognosi infausta. È stato inoltre dimostrato che nei pazienti malnutriti è più frequente l’interruzione temporanea o definitiva dei cicli di chemioterapia per l’insorgenza di una tossicità dose-correlata più severa. La frequenza e la gravità della perdita di peso possono variare a seconda del tipo di tumore, per esempio, l’80% dei pazienti con tumore del tratto gastrointestinale superiore e il 60% di quelli con neoplasia polmonare perde pericolosamente peso già al momento della diagnosi. Una perdita di peso si verifica anche nel 72% delle neoplasie pancreatiche, nel 69% delle neoplasie esofagee, nel 67% delle neoplasie gastriche, nel 57% dei tumori del distretto testa-collo, nel 34% delle neoplasie del colon retto e nel 31% dei casi di linfoma non-Hodgkin.

Da tutto ciò ne deriva che l’approccio dietetico in oncologia va rigorosamente disegnato in funzione di una serie di parametri:

  • stato nutrizionale ‘anabolico-catabolico’ del paziente
  • stadio della malattia e comorbilità
  • immunofenotipo
  • diagnosi istologica
  • terapie radio-chemio in atto e/o eseguite
  • terapie integrate praticate

Le linee guida in nutrizione oncologica, che sono l’insieme della moderna e antica letteratura unita alla medicina basata sulle evidenze di molteplici esperienze cliniche e di laboratorio, propongono strategie alimentari che si inseriscono a pieno titolo e diritto in quella che oggi prende il nome di ‘Medicina Oncologica Integrata’. La Medicina Oncologica Integrata consiste nell’integrazione di un team di professionisti che singolarmente interagiscono secondo la propria competenza verso un fine comune. L’alimentazione quindi, associata ai consueti protocolli chemio e radioterapici, prende il nome Manipolazione Nutrizionale.

‘La dieta quindi diventa una vera e propria terapia micronutrizionale per adiuvare le terapie in uso modulando parametri ormonali, citochinici, immunologici, circadiani nonchè di equilibrio redox delle matrici extracellulari’

La Dieta in oncologia

Le nostre raccomandazioni si basano sulle linee guida del WCRF e ACS.

I protocolli dietetici che utilizziamo, e che si diversificano in fase Pre, Durante e Post chemio-radio-terapia, mirano a:

  • creare condizioni sfavorevoli alla replicazione e alla sopravvivenza delle cellule neoplastiche
  • prevenire variazioni ponderali importanti e la perdita di massa magra durante il trattamento farmacologico
  • migliorare/prevenire eventuali deficit micro e macro-nutrizionali
  • migliorare la qualità di vita durante il trattamento terapeutico in termini di riduzione degli effetti collaterali sia qualitativamente che quantitativamente
  • aumentare la tolleranza al trattamento farmacologico ed ottimizzare la risposta ad esso
  • recuperare più velocemente energia e benessere dopo la terapia
  • prevenire eventuali recidive post trattamento.

Integrazione

La nostra integrazione si basa sull’utilizzo di farmaci naturali. Per farmaci naturali si intendono una serie di medicamenti che provengono dalla natura. Queste sostanze possono essere un ottimo ausilio non solo per ridurre gli effetti collaterali dei trattamenti antiblastici, ma anche per generare effetti sinergici se utilizzati in concomitanza con la chemio/radioterapia.

Nei nostri protocolli vengono consigliati i seguenti integratori:

  • AHCC (Estratto di micelio di fungo Shitakè)
  • Resveratrolo
  • Curcumina
  • Melatonina
  • Boswellia serrata
  • Olio di Krill
  • Epigallocatechin-gallato
  • Polidatina
  • Sulforafano
  • Bromelina
  • Betacaroteni
  • Vitamina D3
  • Lattoferrina
  • Metilsulfonilmetano (MSM)

Per maggiori informazioni sulla Nutrizione Oncologica

scrivere un sms al numero whatsApp: 3669025237

oppure cliccare sul link: https://albafinocchiaro.com e compilare il modulo di richiesta informazioni.